Sanzioni milionarie per Mooney

Multe per oltre 2,5 milioni di euro dell’Antitrust per le carte prepagate Mooney, su cui era arrivato anche uno stop di Bankitalia. Pronte azioni risarcitorie per gli utenti danneggiati.

La pratica commerciale scorretta

L’associazione Codici plaude all’intervento sanzionatorio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Mooney Spa, emittente e gestrice della carta prepagata Mooney, e Mooney Group Spa, capogruppo che detiene il controllo totalitario di Mooney Spa. L’Antitrust ha comminato alle due società sanzioni amministrative pecuniarie per circa 2,5 milioni di euro per aver omesso un efficace e tempestivo controllo sul rilascio e sul corretto utilizzo delle proprie carte, agevolando così la pratica commerciale scorretta, consistente in ingannevoli richieste di pagamento, apparentemente trasmesse dalle Camere di Commercio. Inoltre non hanno effettuato accertamenti per individuare carenze informative e gestionali sulle procedure di blocco e di sblocco delle Carte Mooney. Le multe dell’Autorità fanno seguito al provvedimento adottato il mese scorso da Banca d’Italia relativo al divieto imposto a Mooney di emettere nuove carte di pagamento ed aprire nuovi conti di moneta elettronica, fino a quando non saranno completate le verifiche sull’antiriciclaggio.

Da Bankitalia all’Antitrust 

“Registriamo favorevolmente sia le sanzioni dell’Antitrust che il provvedimento di Bankitalia – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché sono due iniziative che tutelano i consumatori che utilizzano, più o meno direttamente, le carte prepagate Mooney. Diciamo questo perché ci siamo occupati di alcune truffe in cui i malviventi hanno sfruttato le lacune dei sistemi di attivazione di questi strumenti di pagamento.

Le lacune nella procedura di attivazione

In particolare  spiega Giacomelli , in un’occasione la frode legata ad un acquisto online da parte di un consumatore ha visto finire i soldi incassati dal sito di e-commerce in un conto legato proprio ad una carta prepagata Mooney. Per sottoscrivere questo strumento di pagamento bisogna esibire un documento d’identità e poi rilasciare una firma elettronica, che genera un codice OTP inviato tramite SMS su un’utenza di cellulare, senza che sul contratto venga apposta alcuna firma da parte del titolare. I problemi sono due: il documento di identità spesso è falso o risulta smarrito, rubato o intestato ad una persona deceduta; l’utenza di cellulare dove arriva l’SMS è spesso intestata ad un cittadino straniero che non ha nulla a che vedere con il presunto titolare e l’attivazione avviene esibendo un passaporto estero presso punti vendita di telefonia ma risulta impossibile rintracciare l’intestatario perché risiede altrove. La Polizia Postale, che ha stilato un rapporto in un caso che abbiamo seguito, ha sottolineato l’assenza di elementi chiari, palesi ed inequivocabili per l’attivazione delle carte prepagate Mooney.

Azioni risarcitorie per le vittime di truffe

Alla luce degli ultimi avvenimenti  conclude il Segretario Nazionale di Codici , ci auguriamo che la società adotti tutte le misure necessarie per tutelare al meglio i consumatori. Nel frattempo, rinnoviamo l’invito a segnalare eventuali problemi legati all’utilizzo di questi strumenti di pagamento. Siamo pronti, infatti, ad avviare azioni risarcitorie per gli utenti danneggiati dall’uso delle carte prepagate Mooney, vittime di truffe come il phishing, sempre più diffuse e sempre più sofisticate”.

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