Si riaccendono i riflettori su Rabona. La società protagonista di disservizi telefonici ha ricevuto una diffida ed una sanzione.
La diffida
L’associazione Codici ha predisposto una diffida nei confronti della società, protagonista di disservizi che hanno causato pesanti disagi per gli utenti per quanto riguarda chiamate, SMS ed internet. “Per mesi i consumatori non hanno potuto usufruire dei servizi acquistati – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e non hanno ricevuto alcuna forma di indennizzo. Siamo di fronte a pratiche commerciali scorrette per le quali i consumatori devono essere rimborsati e risarciti. È quello che chiediamo con l’iniziativa legale avviata e che ci ha portato a segnalare il caso ad Agcm ed Agcom”.
L’intervento dell’Autorità
Proprio dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni arriva un’importante novità. Con una delibera pubblicata nella giornata di ieri sul proprio sito e datata 3 aprile 2024, Agcom afferma che Rabona non ha provveduto a fornire alla propria clientela un servizio regolare, continuo e senza interruzione, né a rendere agli utenti una informativa trasparente, completa ed esaustiva rispetto all’imminente sospensione dei servizi di rete mobile effettuata, da parte di Vodafone quale operatore wholesale, a decorrere dal 15 marzo 2023 secondo un graduale cronoprogramma e, quindi, non ha consentito loro di poter effettuare scelte informate e consapevoli quali, in particolare, richiedere la portabilità del numero verso altri operatori al fine di assicurare la continuità dei servizi medesimi. Non solo. Rabona ha continuato a commercializzare, sul proprio sito aziendale e nonostante l’avvenuta cessazione dei servizi da parte dell’operatore wholesale, offerte di rete mobile senza informare gli utenti dell’indisponibilità dei servizi prospettati. La società, inoltre, non ha fornito i documenti e le informazioni richieste, impedendo all’Autorità di svolgere le proprie attività di vigilanza rispetto a quanto segnalato dagli utenti.
La sanzione
“La delibera di Agcom è inequivocabile – osserva Giacomelli –, così come l’ordine di cessare la commercializzazione di SIM, e correlati servizi su rete radiomobile, in assenza di una corrispondente fornitura e disponibilità dei medesimi servizi a livello wholesale. Il tutto accompagnato da una sanzione amministrativa di 105.870 euro. L’intervento dell’Autorità conferma quanto denunciamo ormai da un anno a questa parte, nonostante i tentativi di Rabona di minimizzare l’accaduto, con la società che è arrivata addirittura ad accusare la nostra associazione di aver mosso accuse pretestuose ed ingiustificabili. Andiamo avanti con la nostra azione – conclude il Segretario Nazionale di Codici –, i consumatori devono essere rimborsati e risarciti per i disservizi”.
Gli utenti Rabona danneggiati dai disservizi iniziati nella primavera 2023 possono rivolgersi a Codici per ricevere assistenza in merito alla richiesta di rimborso e risarcimento.