Più che la difesa, la priorità dovrebbe andare alla ricerca della pace. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito al discorso con cui la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha illustrato il programma di lavoro per il prossimo mandato.
Lo scenario internazionale
Tra i temi sottolineati c’è appunto la difesa, con la creazione di una unione europea della difesa con tanto di commissario ad hoc. “Stiamo attraversando una fase segnata da una grande instabilità – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, alimentata da conflitti a cui sembra che ormai ci stiamo abituando come fossero inevitabili, naturali e su cui non si può far nulla. Anche sul piano economico il quadro è incerto e poi bisogna considerare le prossime elezioni negli Stati Uniti, con gli ultimi clamorosi sviluppi tra l’attentato a Trump ed il ritiro di Biden.
Difesa e Pace
“Ecco – prosegue Giacomelli –, in un contesto così delicato e turbolento c’è stata la rielezione di von der Leyen ed il programma che ha annunciato sinceramente preoccupa. Ci riferiamo soprattutto al tema della difesa e, quindi, della guerra. A nostro avviso la strada da percorrere non è quella della corsa agli armamenti, ma quella della pace. L’economia di guerra deve lasciare il passo alla diplomazia, perché solo così è possibile raggiungere la fine dei conflitti. Le prospettive sono cupe. Non serve un commissario alla Difesa, ma uno alla Pace. Temiamo che, continuando su questa strada, il ruolo dell’Europa a livello geopolitico sarà sempre più marginale”.
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