L’associazione Codici Marche annuncia la presentazione di una richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento penale relativo al grave danneggiamento ambientale subito dal bosco e dalla cascata del Marena nel fabrianese.
Esposto in Procura
Questa iniziativa relativa al caso del Marena, formalizzata con un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona, sottolinea l’impegno dell’associazione nella tutela del territorio e dei diritti dei cittadini. La decisione finale sulla costituzione di parte civile spetta all’autorità giudiziaria.
Il caso Marena e lo sfregio di bosco e cascata
Come riportato dalla stampa locale il 18 gennaio 2025, la realizzazione di una centrale idroelettrica ha causato danni significativi a un’area di pregio paesaggistico, con il taglio di circa 3500 mq di bosco, la realizzazione di opere potenzialmente abusive e il danneggiamento di un antico mulino dell’XI secolo. Questo episodio, che segue quello di Monte Urano dove Codici Marche ha presentato richiesta di costituzione di parte civile per lo sversamento di rifiuti tossici, evidenzia, secondo l’associazione, una preoccupante serie di interventi impattanti sull’ambiente, spesso realizzati in nome di un progresso non sostenibile e con il sospetto di possibili speculazioni sui fondi del PNRR.
In aula per a difesa del territorio
“Abbiamo deciso di presentare richiesta di costituzione di parte civile per tutelare il territorio e le comunità che lo abitano – dichiara Massimo Guido Conte, segretario di Codici Marche Odv -. Confidiamo che i responsabili saranno chiamati a rispondere dei danni causati, e che si ponga fine a una logica che privilegia il profitto a danno dell’ambiente”.
Impegno per la tutela dell’ambiente
Codici Marche ribadisce il proprio impegno nella difesa dell’ambiente, un valore fondamentale sancito nel proprio statuto. L’associazione è convinta che lo sviluppo economico debba essere compatibile con la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale.
Verifiche anche sui fondi del PNRR
“La tutela dell’ambiente è un diritto fondamentale per la salute e la qualità della vita delle persone – aggiunge l’avvocato Alberto Binanti, socio fondatore di Codici Marche Odv -. Ci impegneremo affinché venga fatta chiarezza su tutte le responsabilità, anche per quanto riguarda l’eventuale utilizzo improprio di fondi pubblici destinati al PNRR”.
La criticità di un “progresso” che danneggia
Codici Marche non si oppone in linea di principio alle opere di utilità pubblica, ma critica fermamente interventi che, pur puntando alla produzione di energia rinnovabile, finiscono per danneggiare l’ambiente e, potenzialmente, commettere reati.
I dubbi sulla centrale idroelettrica
“Riteniamo che non si possa danneggiare un ecosistema così prezioso per creare una centrale idroelettrica, soprattutto se c’è il sospetto di possibili speculazioni per accedere ai fondi del PNRR” – commenta Massimo Guido Conte. È necessario un approccio che metta al centro il rispetto per l’ambiente e il benessere della comunità”.
L’associazione Codici Marche si impegna a seguire con attenzione l’andamento delle indagini e a segnalare ogni forma di abuso ambientale e speculazione.