Lavori in corso al Consiglio dell’UE per quanto riguarda il tema delle frodi.
Misure di prevenzione
Si tratta di misure volte alla prevenzione di questi reati, che aprono a scenari importanti anche se la strada da fare è ancora tanta. Per questo motivo il giudizio dell’associazione Codici è sospeso, perché i segnali positivi certamente non mancano, ma al momento sembrano insufficienti.
Frodi, le novità dall’Europa
Entrando nel dettaglio della questione, il Consiglio ha proposto alcune misure per prevenire le frodi fin dall’inizio. Verrebbero introdotti nuovi periodi di ripensamento quando vengono aumentati i limiti di spesa o quando un’app bancaria viene installata su un nuovo dispositivo per impedire ai truffatori di ingannare i consumatori facendogli trasferire grandi somme di denaro.
Aggiornamenti sulle truffe
Le banche e i fornitori di comunicazioni elettroniche, ad esempio le piattaforme di social media, sarebbero anche obbligati a condividere informazioni sulle ultime tendenze e tecniche fraudolente. I governi nazionali nel Consiglio, inoltre, hanno concordato di chiarire quando i consumatori potrebbero essere rimborsati dalla loro banca se sono vittime di frode.
La responsabilità dei consumatori
Vengono introdotti criteri per stabilire quando i consumatori sono “gravemente negligenti”, specificando che le caratteristiche individuali dei consumatori e la complessità del caso di frode devono essere prese in considerazione quando si decide sul rimborso.
Servono più tutele per le vittime
“Seguiremo l’avanzamento dei lavori – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, pronti a dare il nostro contributo come membri del CIE e del Beuc. L’accordo raggiunto nel Consiglio Ue è un primo passo, bisogna aggiungerne altri per garantire la tutela delle vittime. Pensiamo alle truffe agli anziani. Non è possibile che chi, in preda all’ansia per le sorti del proprio caro, cede al ricatto di un criminale che si finge un parente, non venga rimborsato. Condannare la vittima al pagamento è un’ingiustizia e una beffa intollerabile”.
Novità sulle frodi, i prossimi passi in Europa
“Il Consiglio dovrà ora raggiungere un accordo sul Regolamento sui Servizi di Pagamento con il Parlamento Europeo prima che possa diventare legge UE – spiega Davide Zanon, Segretario Generale del CIE (Consumatori Italiani per l’Europa) –, quindi bisogna vedere come evolverà la vicenda”.
Il nodo delle truffe con impersonificazione
“Restano da chiarire diversi aspetti – sottolinea Zanon –, a partire dai rimborsi legati alle truffe con impersonificazione. Si potrebbero verificare casi in cui i consumatori vengono rimborsati quando il truffatore si è finto un operatore della banca, mentre si vedono negare la restituzione dei soldi persi quando il malvivente si spaccia per un rappresentante delle forze dell’ordine”.