Discarica Malagrotta Roma, ricorso contro Giovi e AMA

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Malagrotta, situazione di emergenza da quasi un decennio

Malagrotta, situazione di emergenza da quasi un decennio

“Quanto emerso dal dossier dell’Ispra non è purtroppo una novità - commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – quello di Malagrotta, del disastro ambientale e anche sanitario è un problema di vecchia data. Già da tempo, infatti, il Codici lo segnalava agli organi competenti”.

La situazione che si profila è estremamente grave, aggravata ancora di più dalle ordinanze firmate dal Presidente della Regione Lazio che dispongono la prosecuzione dell’attività di smaltimento dei rifiuti presso Malagrotta, almeno fino a dicembre 2011. Le voci di un’ulteriore proroga fino a dicembre 2012 sono insistenti, se così fosse realmente si creerebbe un danno per i cittadini e per l’ambiente dal quale difficilmente si potrà tornare indietro.

“Siamo al limite, l’inquinamento delle falde acquifere nella zona di Malagrotta necessita di misure urgenti per essere quantomeno arginato – prosegue il Segretario Nazionale – quanto detto è espressamente riportato anche nel ricorso al Consiglio di Stato presentato dal Codici. Sin dal 2003, infatti così come evidenziato in un’ordinanza del Sindaco di Roma del 2010 “persiste ad oggi, per diverse sostanze, l’elevato grado di contaminazione dissolta in falda (…)”.

Ne consegue la necessità di tutelare il bene acqua dal punto di vista ambientale e dal punto di vista degli utenti e dei consumatori”.
Purtroppo le misure urgenti per la tutela dell’incolumità pubblica non sono state adeguatamente attuate, tant’è che l’unico strumento introdotto dalla Giovi s.r.l. risale al 1987, decisamente antiquato.

Il Codici annuncia inoltre di aver inviato ricorso al Tar contro la Regione Lazio per l’annullamento dell’ordinanza del 30.06.11 del Presidente della Regione Lazio con cui si proroga l’attività di Malagrotta fino a dicembre 2011.
“Un’ordinanza scandalosa, l’attuale situazione deriva proprio dalla mancata adozione di misure efficienti per la gestione dei rifiuti. Un’inerzia ed inefficienza che si è protratta nel tempo” – continua Giacomelli.

Il ricorso al Tar inviato dal Codici è anche contro la Società Giovi e ad Ama spa. “Entrambi i soggetti avrebbero già dovuto adeguarsi alle precedenti  ordinanze di proroga –prosegue Giacomelli -  In particolare alla Giovi era stato imposto di installare delle unità di trito-vagliatura presso Malagrotta e ad Ama la piena operatività degli impianti di selezione e trattamento RSU”.