Codici: esposto in Procura per fare chiarezza sul bimbo nato morto a Palermo

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Dall'ufficio Stampa di Codici

Codici: esposto in Procura per fare chiarezza sul bimbo nato morto a Palermo

Codici: esposto in Procura per fare chiarezza sul bimbo nato morto a Palermo

È stata aperta un’inchiesta sulla tragedia avvenuta la notte del 5 novembre all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, dove un bimbo è nato morto.

La denuncia della famiglia

I genitori hanno presentato una denuncia ai Carabinieri, la Procura indaga e l’associazione Codici ha deciso di presentare un esposto. “Di fronte al dramma che si è consumato è doveroso fare chiarezza – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –. Stando alla denuncia della famiglia, ci sarebbero state delle gravi lacune negli ultimi controlli. Come associazione siamo impegnati da anni in battaglie legali contro la malasanità. Non possiamo dire se quanto accaduto a Palermo sia l’ennesimo caso, di sicuro bisogna fare chiarezza e giustizia, nel caso dovessero emergere mancanze o errori”.

Il ricovero ed i controlli

Dalle ricostruzioni fornite dai parenti emerge, in particolare, il comportamento di un’ostetrica, che avrebbe deciso di non effettuare il tracciato la notte della tragedia, somministrando soltanto una medicina prescritta nei giorni precedenti. Un farmaco che sarebbe stato indicato pochi giorni prima al momento del ricovero in ospedale, dove la donna si era recata per una visita di controllo e dove sarebbe stato deciso di indurre il parto data l’alterazione della pressione sanguigna ed essendo alla 38esima settimana. La sera del 5 novembre, stando sempre a quanto denunciato dalla famiglia, il tracciato era regolare e la donna sarebbe stata invitata dall’ostetrica smontante a presentarsi in sala travaglio per un nuovo tracciato e la somministrazione del farmaco. Come detto, la nuova ostetrica di turno non avrebbe effettuato il tracciato, ritenendo che non ce fosse bisogno. Nel giro di poche ore, però, la situazione sarebbe precipitata, fino al taglio cesareo d’emergenza intorno alle 23.30 ed il bimbo che è nato morto. Una gravidanza normale finita in tragedia. Alla magistratura il compito di fare chiarezza.

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