Navigando su internet, si sa, è molto facile incappare in siti fasulli o che riportano informazioni non veritiere.
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Ancora una vittoria, ancora un segnale importante ed incoraggiante per le vittime delle truffe bancarie.
Nelle scorse settimane, i finanzieri del Comando Provinciale di Trieste e i funzionari della Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio delle Dogane di Trieste, in due differenti attività d’indagine, instaurate presso la Procura della Repubblica di Trieste e coordinate dai magistrati dottoressa Cristina Bacer e dott. Matteo Tripani, hanno sottoposto a sequestro oltre 100.000 dadi alimentari contraffatti destinati al consumo umano e 1.200 flaconi di lozione per capelli, anch’essi falsificati.
Una sentenza ingiusta che assolve la banca e condanna la vittima.