Truffa dell'oro e schema Ponzi, oltre 5mila consumatori ingannati - CODICI | ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI

Truffa dell’oro e schema Ponzi, oltre 5mila consumatori ingannati

Nuovo anno, nuova truffa sgominata. Si tratta della ormai rinomata truffa dell’oro, con cui la Global Group S.r.l., attraverso il noto schema Ponzi, avrebbe spinto migliaia di consumatori ad investire ingenti somme di denaro in oro, lingotti o mercati legati ai metalli preziosi, promettendo rendimenti straordinariamente elevati.

Le indagini della Guardia di Finanza

Tuttavia anziché utilizzare il denaro negli investimenti pattuiti, la società avrebbe utilizzato le somme per pagare i rendimenti promessi ai partecipanti precedenti. La Guardia di Finanza di Milano e del Trentino ha svolto un’approfondita indagine, che ha messo la Global Group al centro di una maxi inchiesta, chiusa il 20 gennaio scorso con cinque arresti con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa (qui la nota delle Fiamme Gialle).

Lo schema Ponzi

“Lo schema Ponzi – dichiara Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia – è tra le più classiche modalità di frode. Il truffatore, in questo caso, avrebbe iniziato attirando gli investitori con la promessa di rendimenti garantiti, giustificati dalla presunta stabilità e crescita del mercato dell’oro. In molti casi, tuttavia, secondo tale schema truffaldino, viene presentata l’illusione di un’attività legittima anche tramite documentazione falsa, certificati o conti fittizi che dimostrerebbero profitti inesistenti. Gli investitori iniziali, ricevendo effettivamente i rendimenti promessi, diventano spesso inconsapevoli promotori dello schema, convincendo amici, familiari o colleghi a investire a loro volta”.

Il rifugio sicuro dell’oro

Molte persone sono cadute in questa truffa perché l’oro è percepito come un bene “rifugio sicuro”, soprattutto in periodi di instabilità economica come quella degli ultimi anni. La promessa di rendimenti elevati, combinata con la sicurezza associata al metallo prezioso, convince anche persone prudenti a investire, ignorando o sottovalutando segnali di allarme come la mancanza di trasparenza, la difficoltà nel verificare gli investimenti o rendimenti troppo alti rispetto ai tassi di mercato. Inoltre, i primi pagamenti ricevuti danno un falso senso di legittimità, alimentando il passaparola e l’ingresso di nuovi fondi.

Diffidare dalle promesse di guadagni garantiti

“Quando lo schema Ponzi crolla, gli investitori si trovano con perdite ingenti e nessun ritorno reale o valore a compensarle – continua Zanon -. Per proteggersi da queste truffe è fondamentale diffidare di promesse di guadagni garantiti o eccessivamente alti, verificare la presenza di licenze e autorizzazioni presso organi ufficiali, come la Consob in Italia, e analizzare a fondo la trasparenza dell’investimento e la reputazione dell’operatore. Nessun investimento in oro o altro bene rifugio dovrebbe essere gestito in assenza di certificazioni e garanzie verificabili”.

Codici Lombardia è disponibile a fornire assistenza a tutti coloro che sono caduti vittima della truffa dell’oro. È possibile contattare l’associazione scrivendo a [email protected] oppure chiamando il numero 0362-258143.

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