Paga un intervento annullato, cittadino rimborsato - CODICI | ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI

Paga un intervento annullato, cittadino rimborsato

21 Febbraio 2025

Una storia paradossale. Un cortocircuito incomprensibile che ha visto protagonista un cittadino romano, che è riuscito a risolvere una situazione che stava diventando preoccupante grazie all’associazione Codici, ottenendo il rimborso per un intervento.

Finanziamento da 11mila euro per l’intervento

“Il nostro assistito – racconta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – si era recato presso la sede della GioDental, la divisione odontoiatrica del Gruppo Giomi, che si trova all’Ospedale Cristo Re di Roma. Ha chiesto un preventivo per delle cure odontoiatriche e ha sottoscritto un contratto di prestito finalizzato con Deutsche Bank. Parliamo di un finanziamento di circa 11mila euro, con durata 52 mesi e rate di circa 250 euro, per un importo totale di circa 13mila euro”.

Il paziente annulla, la banca no

“Successivamente, però, l’uomo ha cambiato idea – prosegue Giacomelli – ed ha deciso di esercitare il diritto di recesso. Nonostante la comunicazione sia stata inviata nei tempi e con le modalità corrette, la banca ha addebitato tre rate del contratto. Il nostro assistito si è ritrovato così con un pagamento per un totale di quasi 780 euro”.

Dalla diffida al rimborso per l’intervento annullato

“Ha chiesto chiarimenti al Servizi Clienti dell’istituto di credito, sia via e-mail che telefonicamente, ha avuto anche un incontro presso una filiale, ma il rimborso non è mai arrivato – aggiunge il Segretario Nazionale di Codici –. A quel punto si è rivolto alla nostra associazione. Abbiamo inviato una diffida a Deutsche Bank e siamo riusciti a risolvere una vicenda che stava iniziando a diventare anche preoccupante, considerando le somme in ballo”.

Diritto di recesso ignorato

“Questa storia – sottolinea Giacomelli – solleva due questioni che a nostro avviso meritano una riflessione. Prima di tutto è paradossale che si debba ricorrere alle vie legali anche quando un cittadino esercita un diritto basilare come quello del recesso. Il nostro assistito ha fatto tutto correttamente, ma ciò non è bastato a risolvere una situazione semplice e chiara”.

Cosa succede se non si pagano le rate di un prestito

“L’altro aspetto che vogliamo evidenziare – afferma il Segretario Nazionale di Codici – è quello delle conseguenze di situazioni simili. Quando una persona, per varie ragioni, ritarda o non effettua il pagamento delle rate di un finanziamento per più di due mesi, diventa un ‘cattivo pagatore’ e finisce nei Sistemi di Informazioni Creditizie. Questo registro permette alle istituzioni finanziarie di valutare l’affidabilità di un potenziale cliente prima di concedere un finanziamento”.

Il “cattivo pagatore”

“La durata di una segnalazione come ‘cattivo pagatore’ varia dai 12 ai 36 mesi – spiega Giacomelli – . Per questo periodo il cittadino iscritto nei Sic non può ottenere un finanziamento o un mutuo, non può disporre di una carta di credito o di un libretto degli assegni. Naturalmente è possibile liberarsi di questa condizione, ma come abbiamo visto ci vuole tempo e bisogna saldare i debiti”.

Un cortocircuito paradossale

“Certo è che correre il rischio di essere segnalato come ‘cattivo pagatore’ perché non si riesce a far fronte ad un finanziamento annullato sarebbe un paradosso clamoroso – conclude Giacomelli –. Fortunatamente questo non è il caso del nostro assistito, ma è comprensibile il timore, oltre che la frustrazione, per una vicenda che aveva preso una brutta piega”. Una disavventura a lieto fine, come detto, conclusasi con il rimborso per l’intervento annullato.

Problemi con le banche? Ecco come chiedere assistenza

L’associazione Codici fornisce assistenza ai consumatori che hanno problemi con le banche, ad esempio per un finanziamento sottoscritto come nella vicenda raccontata.

L’associazione Codici può supportarti, non esitare a contattarci!
Per informazioni scrivere a [email protected]
Telefono 06.55.71.996

Scrivici su Whatsapp