Un’azione coordinata dal Beuc, insieme a 16 organizzazioni consumeristiche provenienti da 12 Stati membri dell’Unione Europea, ha sollevato una significativa contestazione nei confronti delle principali compagnie aeree low-cost.
La segnalazione del Beuc
In data 21 maggio 2025, è stata infatti presentata una formale segnalazione alla Rete delle Autorità per la Protezione dei Consumatori, indirizzata contro vettori quali Ryanair, EasyJet, Vueling e Wizzair, accusati di violazioni sistematiche della normativa europea in materia di diritti dei passeggeri, con particolare riferimento all’applicazione di supplementi per il trasporto del bagaglio a mano.
Il parere della Corte di Giustizia UE
“Nonostante la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si sia già espressa nel 2014, con la cosiddetta Sentenza Vueling, affermando il diritto alla gratuità del bagaglio a mano in cabina, purché di dimensioni e peso ragionevoli, milioni di passeggeri continuano a essere soggetti a costi aggiuntivi che in taluni casi possono superare i 75 euro, risultando superiori persino al prezzo del biglietto stesso”, ha dichiarato Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia. “Tale condotta, già oggetto di sanzioni in Spagna per un ammontare complessivo di 179 milioni di euro, rappresenta una chiara violazione di un diritto sancito a livello europeo, e ne evidenzia l’inaccettabile disapplicazione da parte di numerose compagnie”.
Tre criticità
Le contestazioni rivolte ai vettori aerei si articolano su tre principali ambiti di criticità:
- Pratiche commerciali ingannevoli (Dark Patterns): Le interfacce di siti web e applicazioni mobili presentano le offerte in modo incompleto o fuorviante, inducendo i consumatori a selezionare opzioni più onerose. Il bagaglio a mano, diritto previsto dalla normativa vigente, viene erroneamente rappresentato come servizio opzionale a pagamento.
- Clausole contrattuali abusive: I contratti di trasporto prevedono oneri aggiuntivi per servizi essenziali, in contrasto con il principio di buona fede contrattuale, imponendo ai passeggeri costi ingiustificati.
- Assenza di trasparenza: I supplementi relativi al bagaglio a mano non sono esplicitamente indicati nelle fasi iniziali del processo di prenotazione, contravvenendo all’articolo 23 del Regolamento (CE) n. 1008/2008, che impone l’indicazione chiara e trasparente del prezzo finale.
Gli esempi
Esemplificazioni concrete di tali pratiche scorrette comprendono: EasyJet, che applica tariffe fino a 58 euro per un semplice trolley da cabina; Norwegian Air Shuttle, con supplementi fino a 24,90 euro per singola tratta; Ryanair, che impone costi fino a 75 euro per un bagaglio da 10 kg, spesso attraverso meccanismi manipolativi legati all’acquisto del servizio “Priority”. Volotea, inoltre, limita il diritto al bagaglio completo ai soli membri di programmi a pagamento, mentre Vueling e Wizzair tendono a enfatizzare le opzioni più costose o ad applicare costi significativi per un bagaglio a mano di dimensioni standard.
Le richiese di Beuc e associazioni dei consumatori nazionali
Il BEUC e le associazioni nazionali dei consumatori richiedono un intervento tempestivo da parte della Commissione Europea e della Rete CPC, volto a:
- dichiarare l’illegittimità dell’applicazione di supplementi per il bagaglio a mano;
- imporre l’eliminazione di ogni clausola contrattuale che preveda costi aggiuntivi per tale servizio;
- adottare una posizione comune, vincolante e uniforme a livello europeo, al fine di garantire l’effettiva tutela dei diritti dei passeggeri su tutto il territorio dell’Unione.
L’impegno di Codici
“Anche l’Associazione Codici è attivamente impegnata nella difesa dei diritti dei viaggiatori – prosegue Zanon –. A seguito delle reiterate condotte scorrette da parte di Ryanair in merito alla procedura di check-in online, Codici ha promosso un’azione collettiva dinanzi al Tribunale di Milano, mediante il deposito di un ricorso volto a ottenere sia provvedimenti inibitori, sia misure risarcitorie nei confronti della compagnia”.
Rimborso e stop
L’iniziativa intende perseguire un duplice obiettivo: da un lato, ottenere il rimborso per i consumatori danneggiati; dall’altro, imporre l’immediata cessazione della pratica, obbligando Ryanair a garantire un’informazione trasparente e a rinunciare all’addebito del check-in in aeroporto in caso di disservizi tecnici del portale. L’Associazione CODICI ha documentato numerosi episodi di passeggeri costretti a versare fino a 242 euro per effettuare il check-in in aeroporto, pur avendo tentato correttamente la procedura online.
Cosa prevede la normativa europea
Il diritto al bagaglio a mano non rappresenta un privilegio, bensì una garanzia fondamentale riconosciuta dalla normativa europea. Le condotte scorrette attuate da alcuni vettori distorcono il mercato, ledono la fiducia dei consumatori e compromettono la trasparenza del settore. Le istituzioni europee hanno ora l’opportunità storica di ripristinare chiarezza, equità e uniformità per tutti coloro che viaggiano all’interno dell’Unione.
Come richiedere assistenza
Per ricevere assistenza i cittadini possono rivolgersi a CODICI Lombardia: è possibile contattare l’Associazione scrivendo a [email protected] oppure chiamando il numero 0362-258143.